Le storie di chi combatte la SM ogni giorno: Cristina


Io ho 36 anni. Lavoro come segretaria e amo nuotare e fare sport. Nel week end mi piace fare lunghe passeggiate in bicicletta. Ogni mattina mi sveglio, faccio colazione e mi preparo per andare in ufficio, ma, a giorni alterni, prima di uscire, devo farmi una puntura di interferone. Perché ho la sclerosi multipla, ma questo non mi ferma mai.

Mi ritengo fortunata: i miei sintomi non sono evidenti e da qualche mese i forti dolori alla gamba sono passati, lasciandomi addosso una grande stanchezza. Per me, la sclerosi multipla si è manifestata con un fastidio all’occhio e la vista appannata. È stato l’inizio di un periodo duro, tra ospedali, risonanze, il prelievo del liquor. Tre mesi dopo la diagnosi è definitiva. Avevo bisogno di rimettere insieme i pezzi e ripensare alla mia vita, per questo ho affrontato la malattia con carta e penna, scrivendo tutto ciò che pensavo.


All’inizio in piscina mascheravo i segni sulle gambe con una grande goffaggine: parlare della malattia non era facile. Oggi grazie al supporto della mia famiglia, degli affetti più cari e di AISM vado avanti, non mi fermo di fronte a niente. Un paio di anni fa sono riuscita a realizzare il mio sogno: attraversare a nuoto lo stretto di Messina!



Oggi però ho raggiunto un sogno più grande, sono diventata mamma!

Grazie alla ricerca diventare mamma con sclerosi multipla oggi è molto più semplice. Avere avuto la possibilità di una diagnosi precoce e una terapia mirata mi ha permesso di prendermi cura di me e del mio bambino. La mia speranza più grande è poter correre al suo fianco per tutta la vita


Io sono una delle tante persone che AISM sostiene tutti i giorni.
Combatti con noi.

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